(da Gazzetta di Parma del 20.10.07)
Tre tazze contenenti tre diverse bustine di tè. Questa l'immagine scelta per sintettizzare il significato dell'unione del gruppo COLSER Servizi - Domus Parma e della cooperativa sociale Aurora in un nuovo gruppo cooperativo paritetico, presentato ieri al Circolo di Lettura di via Melloni.
Non una fusione, ma "la nascita do un gruppo che metterà in rete queste tre cooperative, che hanno già avuto una certa crescita e che da oggi proveranno a crescere insieme", ha spiegato Cristina Bazzini, presidente del Gruppo COLSER Servizi - Domus Parma, di dimensioni nazionali e recentemente iscrittiosi anche all'Unione Industriali di Parma.
L'incontro tra queste due cooperative, entrambe specializzate nel campo dei servizi (soprattutto di pulizie e sanificazione, sia in ambitu pubblico che privato, la prima e in quelli alla persona la seconda) è avvenuto sette anni fa. Da allora COLSER è arrivata a 2000 soci e a 40 milioni di fatturato, la Domus a 600 soci e 15 milioni di fatturato. Numeri a cui vanno aggiunti quelli dell'Aurora, che si è presentata a questo appuntamento con 26 milioni di fatturato e 1100 soci.
"La creazione di questa aggregazione - ha aggiunto Marina Morelli, presidente della cooperativa sociale Aurora - va nella direzione di superare confini e steccati legati ad una concezione di divisione del mondo cooperativo che riteniamo superata". Una strada da presendere da esempio secondo Silvana Melegari e Loretta Losi, interventute a questo tavolo (in sui saltava all'occhio la maggioranza schiacciante di donne presenti), in rappresentanza delle associazioni di categoria Confcoop e Legacoop.
Presenti all'evento anche numerosissimi rappresentanti del mondo politico cittadino, tra i quali sono intervenuti Vincenzo Bernazzoli, presidente della Provincia, Elvio Ubaldi, presidente del Consiglio Comunale, Paolo Zoni e Tiziana Mozzoni, assessori alle Politiche sociali di Comune e Provincia, e il senatore dell'UDC Mauro Libè. "Anche la politica dovrebbe imparare qualcosa dalla giornata di oggi - ha detto quest'ultimo - percheè vi è unità, perchè vi sono delle donne alla guida e percheè è stato dato un segnale importante di quella cooperazione che guarda al lavoratore prima di tutto".
