(dalla Gazzetta di Parma del 16 ottobre 2009)
Due grandi marchi sociali in una sola e più completa realtà. E’ stato approvato nei giorni scorsi il grande progetto di fusione per incorporazione della Domus all’interno di Aurora, entrambe già parte del Gruppo paritetico cooperativo insieme a Colser.
All’operazione, votata all’unanimità nel corso di rispettive assemblee, consegue la nascita di AuroraDomus, un unico corpo sociale che conta più di duemila soci e un fatturato di 50milioni di euro.
"Si tratta di un intervento molto importante perché offre una maggiore possibilità di crescita e sviluppo e al contempo un’occasione per una ulteriore professionalizzazione del lavoro", afferma Cristina Bazzini, presidente del Gruppo che da oggi può dirsi formato da oltre 5000 soci, con un fatturato di 110milioni di euro (60milioni dei quali generati da Colser).
Infatti, la neonata, che, rispettando i tempi previsti dalle attuali normative, sarà operativa con il nuovo marchio dal 1 gennaio 2010, potrà "sfruttare" la già radicata presenza di Colser, leader per i multiservizi, sul territorio nazionale (dal Friuli alla Calabria) per ampliare il suo campo d’azione. Inoltre tra gli altri vantaggi "c’è l’acquisizione di maggiori competenze e di una più completa multidisciplinarità – sottolinea Marina Morelli, presidente della nuova realtà e già della cooperativa Aurora -. Infatti la specializzazione in campo sanitario e assistenziale rivolta soprattutto agli anziani si va ad arricchire della competenza di Domus soprattutto su bambini, minori, giovani, handicap e psichiatria".
Tra gli obiettivi di AuroraDomus c’è dunque l’espansione sul territorio nazionale, visto che la presenza in ambito locale è già radicata e forte, e la diversificazione dei prodotti. Ma anche quello di intensificare ancor più la sinergia con Colser in un’ottica di global service, in modo tale da diventare interlocutori privilegiati anche per pubbliche amministrazioni.
"Il fatto che i soci abbiano votato all’unanimità il progetto di fusione per noi è una grande soddisfazione perché vuol dire che è stato compreso e condiviso l’intento di creare ancor maggiore solidità, sia in termini economici che di risorse, e più competitività all’intero Gruppo, all’interno di un mercato sociale sempre più difficoltoso", aggiunge la Morelli.
Una prospettiva che prenderà ancor più corpo quando AuroraDomus e Colser condivideranno una stessa sede: "Stiamo già valutando diverse possibilità, quindi è solo una questione di tempo. Un luogo condiviso ci permetterà inoltre di velocizzare il processo di ottimizzazione dell’apparato amministrativo e gestionale già avviato", precisa la Bazzini. Oltre che di lavorare simbioticamente in campi quali la qualità, la sicurezza, la comunicazione e i servizi generali.
Antonella Del Gesso